Sin
da quando ho cominciato a creare bijoux “ad uso personale”, mi sono posta il
problema di come avrebbe reagito la mia pelle al contatto con i vari materiali utilizzati
nella fase sperimentale, poiché ho una cute estremamente sensibile e reattiva a
QUALUNQUE COSA (dai tessuti sintetici ai cosmetici, fino ad arrivare
all'intolleranza al SOLE).
Ho
sempre preferito la bigiotteria easy ai
metalli preziosi e fin dall'adolescenza mi sono “costruita” gli accessori
inserendo ciondoli, bottoni, pendagli di lampadari a dei laccetti in raso o
cotone che amavo aggrovigliare attorno al collo, utilizzando monili in metallo
solo in rarissimi casi.
Quindi
nell'indossare le mie prime creazioni in rame, mi sono stupita del fatto che
non mi fosse spuntata nemmeno l'ombra di una bollicina o chiazzetta rossa.
Di
conseguenza ho deciso di approfondire il tema delle cosiddette “allergie
ai metalli” soprattutto nel momento in cui ho iniziato a proporre le mie
creazioni ad altre persone, per essere certa di produrre oggetti di qualità e
per tentare di dare delucidazioni quanto più possibile esaurienti alla fatidica
domanda: “non è che poi mi fa allergia?"
Ora,
assodato che non dispongo delle competenze scientifiche e/o mediche per
rispondere in termini di inconfutabile certezza, posso fornire le
informazioni che ho recuperato sul web in proposito, attraverso le quali si
deduce che il rame puro non contiene nichel il quale è responsabile, nella
maggior parte dei casi, di reazioni allergiche. Paradossalmente il nichel è
molto diffuso proprio nella produzione di bigiotteria, in particolare per la
placcatura in oro e argento, quindi, meglio diffidare del materiale “argentato”
se non garantito come argento 925.
Anche l’acciaio, in particolare quello
chirurgico, spesso implantato all'atto del piercing, è contaminato dal nichel
(il mio povero nasino, prima forato e poi ridotto a un deforme pomodoro
tumefatto, ne è testimone diretto….
L ). Ma non solo: anche l’oro bianco
può essere in lega con il nichel.
(Fonte: http://www.ing.unitn.it/~colombo/ALLERGIA_AL_NICHEL/relazionenichel.htm)
Anche
in base alle seguenti fonti, emerge che tra le sostanze allergizzanti, il rame
puro non è menzionato tra i metalli “incriminati”.
Da Dermatologia Legale
“ Per le reazioni di natura allergica
le sostanze nocive sono anch'esse numerose e catalogate in ben definiti gruppi
di sostanze.
Al
primo posto come responsabilità ci sono i metalli, come gli oggetti e le
sostanze fatte da nichel, cromo, cobalto e mercurio; essi si trovano anche
negli alimenti in tracce e questo è molto importante per la cura e la
prevenzione delle dermatiti da contatto allergiche, dal momento che il paziente
non deve venire a contatto con i metalli verso cui è allergico, ma deve anche
astenersi dall'ingerirli. Il nichel e' il metallo che piu' di tutti causa
allergia sulla pelle e dal momento che esso si trova in quasi tutti gli oggetti
di metallo e anche in cibi come frutta secca, legumi, cioccolato, asparagi, spinaci,
pere, prugne e soprattutto alimenti in scatola, si capisce bene quanto sia
difficile non venire a contatto con esso […]”
“Tipi di allergene:
Nichel
Il nichel è un metallo presente in molti oggetti, come occhiali, collane, monete, cinturini di orologi
ecc. Ma non solo, il nichel è presente nella maggior parte dei cosmetici, dei
saponi e degli shampoo.
Cromo
La
fonte principale di cromo è il cemento, ecco perché molti muratori e lavoratori
nei cementifici sono colpiti da dermatite. Il cromo è presente anche nei
detersivi, nei saponi, nei tessuti ecc.
Cobalto
Il cobalto è presente nel cemento e in varie
leghe metalliche, inchiostri, tinture, oli lubrificanti.
Coloranti
Vengono utilizzate
nel settore tessile, nella cosmetica, nella lavorazione delle pelli, nella
tintura di capelli.
Resine
Le resine sono utilizzate nei settori industriali, elettrico, automobilistico, navale, ecc., ma anche nella preparazione di protesi
chirurgiche e odontoiatriche.”
Per
concludere, non posso che sottolineare l’attenzione che pongo nella produzione
dei miei “gioielli”, partendo dall'utilizzo
di rame puro e non ricorrendo ad agenti chimici per la lavorazione
della superficie delle creazioni: la patinatura o il processo di brunitura è
ottenuto esclusivamente a fiamma viva.
L’aspetto
negativo per quanto concerne l’utilizzo del rame è la formazione del verderame,
che può generarsi con il tempo, in
condizioni ambientali di particolare umidità o se a contatto per molte ore con
il sudore.
Ciò
può essere evitato con la normale cura e manutenzione dei bijoux, pulendoli con
un panno morbido ogni volta che li si indossa e conservandoli al riparo da luce
ed aria.
E’
inoltre importante evitare il contatto con profumi e cosmetici e fare
attenzione a non indossarli troppo a lungo a diretto contatto con la pelle
(esattamente come raccomandato nella maggior parte di blog che trattano di
bijoux handmade!)